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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Qualche appunto su Guerra e Pace

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Ospitiamo con grande simpatia un freelance journalist che risponde al nome di Diego Romero. Per i più precisi, segnaliamo il link originale del servizio:  http://www.comunicati.eu/guerra-e-pace-15711 . Sono arrivato all’ascolto di  “Non Faccio Prigionieri”  attraverso una via, come dire, obliqua:   in uno degli ultimi soleggiati pomeriggi ottobrini di quest’annus orribilis targato 2013, ero presente in corpo e spirito nei Giardini Margherita, parco di Bologna ultraconosciuto, ultrafrequentato, ultralberato, ultrasportivo per la presenza congrua di atleti jogginanti, insomma, ultra. Me ne stavo lì combattuto tra l’alzarmi dalla panchina e andarmi ad abbeverare con un caffè macchiato o ritirarmi nelle mie stanze geograficate in Bolognina, a sorbirmi il secondo terribile mattone di “Guerra e Pace”. Decisi che ero già abbastanza nervoso e che le moine della caffeina le avrei gradite in altra occasione. Quindi mi alzai per avviarmi alla fermata della diligenza arancione delle 15. Al

METALLICAmente

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Cose che succedono in America (e dove se no, a Bordighera o Pozzuoli? No, non sono nomi rock, anzi è proprio l’Italia che non è rock. Amen.). Dunque, si diceva che in America succedono cose più o meno così: un adolescente di mestiere tennista fallito, per nostra fortuna, tale  Lars Ulrich,  stravede per la new wave del metal britannico. Tra una stravisione e l’altra cazzeggia con  James Hetfield . Bene, a questo punto si può iniziare con le considerazioni e con la ciccia della narrazione. Come riuscissero a sopportarsi i due citati sopra, non si sa: provenivano da ambienti decisamente diversi sia per cultura che, presumibilmente, per dollarini. Tuttavia, come si sa, i sogni fanno miracoli, della serie che quando stiamo svegli facciamo e prepariamo progetti scampanati, degni di un alligatore che gioca d’azzardo nei giorni vietati. Anzi, qui e in questo momento, si coglie l’occasione per meditare. Meditiamo. Io ho meditato che sarebbe auspicabile che ci rinchiudessimo da qualche parte