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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

"Sono tornati i Braccialetti Rossi", una storia di Mimmo Parisi

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    B uone vacanze a tutti. Di seguito si pubblica un racconto del libro “Racconti di periferia”, del cantautore Mimmo Parisi. È una storia ambientata nel reparto Pediatria dell’ospedale Bellaria di Bologna; si chiama “Sono tornati i Braccialetti Rossi”. Se vi piace la scrittura, potete accedere all’intero volume, in forma cartacea, al seguente indirizzo: http://ilmiolibro.kataweb.it/libro/narrativa/259432/racconti-di-periferia/   Sono tornati i Braccialetti Rossi      L’ospedale è situato su un ridente rilievo di collina, alla periferia di Bologna. Oddio, ridente forse è eccessivo, visto che si tratta di un ospedale. Be’, di sicuro offre ristoro ai polmoni: l’aria che a volte si trasforma in gentile brezza quando è sereno, e raramente, in vento incazzato quando i nuvoloni incalzano da nord, è di solito dissetante per chi proviene dallo smog cittadino. Come dire? ecco: su quei colli c’è proprio una bell’aria. Quel giorno, provenienti da fuori città, una fam

Encore Un Soir per Celine

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Tra i collaboratori che hanno partecipato alla realizzazione del nuovo album di Céline Dion, intitolato Encore Un Soir, sono presenti Francis Cabrel, Serge Lama , Jacques Veneruso , e il francese Slam poeta del Grand Corps. L’album uscirà il 26 agosto e, come apripista, c’è l’omonimo singolo scritto da Jean-Jacques Goldman Malade. L’album sarà disponibile in pre-ordine a partire da Giovedi, 21 luglio . Ma mentre aspettiamo , è possibile ascoltare l’ ultimo singolo della cantante canadese per avere un assaggio del suo nuovo disco. Tracklist di Encore Un Soir 1. Plus qu’ailleurs 2. L’étoile 3. Ma faille 4. Encore un soir 5. Je nous veux 6. Les yeux au ciel 7. Si c’était à refaire 8. Ordinaire 9. Tu sauras 10. Toutes ces choses 11. Le bonheur en face 12. À la plus haute branche 13. À vous 14. Ma force 15. Trois heures vingt (Remastered)

Il signor Renzi e il signor Machiticonosce

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  Primo caso: Il leader di Sinistradem lo aveva accusato di vivere in un talent. E Matteo Renzi con voce commossa, ha replicato a Cuperlo dicendo: "Non potete sapere cosa significa vivere circondato da un apparato di sicurezza che non mi consente nemmeno di andare a vedere mio figlio giocare a calcio perchè si vergogna di me". E' seguito un grande applauso da tutti i partecipanti. Secondo caso: Discorso di un padre raccolto sul web: "Ma il mio è un altro punto di vista, quello del padre che non sa come dirlo ai figli, un maschietto di sette anni e una ragazzina di undici. Per fortuna mia moglie ha un lavoro  ma i soldi sono pochi e l’ansia tanta. Sinora li accompagno a scuola, faccio la spesa e poi gironzolo per il Supermercato, tanto per tirare in lungo. Non ho il coraggio di dirgli la verità, anche perché temo di deluderli. Loro mi credono un grand’uomo. Poveretti! Marco V.". Giudizio critico: due padri con lo stesso 'iden

Il signor Renzi e il signor Machiticonosce

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  Primo caso: Il leader di Sinistradem lo aveva accusato di vivere in un talent. E Matteo Renzi con voce commossa, ha replicato a Cuperlo dicendo: "Non potete sapere cosa significa vivere circondato da un apparato di sicurezza che non mi consente nemmeno di andare a vedere mio figlio giocare a calcio perchè si vergogna di me". E' seguito un grande applauso da tutti i partecipanti. Secondo caso: Discorso di un padre raccolto sul web: "Ma il mio è un altro punto di vista, quello del padre che non sa come dirlo ai figli, un maschietto di sette anni e una ragazzina di undici. Per fortuna mia moglie ha un lavoro  ma i soldi sono pochi e l’ansia tanta. Sinora li accompagno a scuola, faccio la spesa e poi gironzolo per il Supermercato, tanto per tirare in lungo. Non ho il coraggio di dirgli la verità, anche perché temo di deluderli. Loro mi credono un grand’uomo. Poveretti! Marco V.". Giudizio critico: due padri con lo stesso 'ident

L'estate italiana di Steve Vai

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      La cornice? Semplice, quella suggestiva del Castello di Udine. Lui, il 7 luglio 2016, si è presentato colorato, allegro. Di chi si parla? Di sua grandiosità Steve Vai . Dopo l’apertura affidata a Gianni Rojatti e i Dolcetti , il guitar hero – forse uno dei primi e più eclettici nel suo spostarsi dalle follie zappiane al melodic rock degli Whitesnake per poi diventare antesignano del prog metal – non si è risparmiato, superando abbondantemente le due ore di musica. Sempre pronto allo scherzo e abilissimo a coinvolgere il pubblico, Vai si è esibito in uno show pirotecnico, imperniato sulla riproposizione del seminale “Passion And Warfare” , a 25 anni dalla sua uscita. “Quando è uscito l’album non ho avuto il coraggio di portarlo in tour: era troppo difficile da eseguire dal vivo, e mi sono detto che avrei avuto bisogno di una band davvero all’altezza prima di sentirmela di farlo. Ecco, è arrivato il momento e la band è questa!” Dopo una mezz’oretta di “ri

Pensionati ricchi che non vogliono essere solidali

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Dopo due anni, ancora in giro con la storia dei prelievi. La Corte costituzionale ha dichiarato legittimo il prelievo di solidarietà sulle pensioni d'oro introdotto dal Governo Letta nel 2014. I giudici della Consulta hanno, infatti, respinto le questioni di costituzionalità sollevate con ordinanze di rimessione da diverse sezioni giurisdizionali regionali di Corte dei Conti. La Consulta, si legge in una nota, "ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre 2016, sulle pensioni di importo più elevato, escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema". Nel comunicato diffuso dal Palazzo della Consulta si sottolinea inoltre che "la Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabi

Il povero Emilio

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Lui è Emilio. Emilio Fede. L'ex storico direttore del Tg4 confida i suoi guai economici a La Zanzara, su Radio 24. "Ho una pensione da 8mila euro al mese, dopo tanti anni di lavoro(?). Ma non mi bastano. I conduttori chiedono: scusi Fede, ma sono 8mila euro al mese... Lui risponde: "Non sono tanti, c'è anche la benzina, la cameriera a ore, le bollette dei telefonini. Alla fine del mese non mi avanza niente. E a chi mi dice qualcosa: vadano affan... e a pulire i cessi". Ma dopo tanti anni di lavoro ben remunerato, in banca quanti soldi sono rimasti? "Dodicimila euro, il resto è sotto sequestro - risponde Fede - Per tre udienze in tribunale l'avvocato Alecci mi ha portato via 400mila euro, lei è stata condannata a restituirmi i soldi ma finora non lo ha fatto".