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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

Libri preferiti dai lettori del 2018

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Ecco alcuni libri preferiti dai lettori del 2018 Siamo alla fine, quasi, del mese di febbraio 2018. C’è in giro una certa fibrillazione per il voto del 4 marzo. Ovviamente, non per tutti. Sicuramente sì, per quelli che hanno scelto di salvare l’Italia – al modico prezzo di un misero stipendio da parlamentare. Sicuramente no, per quelli che “tanto sono tutti uguali” e che, se fosse luglio e non una, così dicono i meteorologi, stagione fredda, andrebbero al mare. Comunque, via, si parli di libri. Ecco alcune letture interessanti per il 2018. Il bisogno di pensare  di Vito Mancuso "Perché vivete? Quale scopo date al vostro essere qui? Cosa volete da voi stessi?". Nel libro  Il bisogno di pensare  Vito Mancuso ingaggia un dialogo serrato con i suoi lettori per risalire alle sorgenti di un bisogno primordiale dell’uomo, di una speciale capacità che ci caratterizza in modo peculiare distinguendoci da tutti gli altri esseri viventi: il nostro bisogno di pensare. Vito Manc

Ken Follet e Mimmo Parisi presentano due libri con personaggi indimenticabili

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Terzo volume della trilogia di Kingsbridge per Ken Follet; primo romanzo gotico per il cantautore e scrittore Mimmo Parisi. La Colonna di Fuoco è il terzo romanzo della Saga di Kingsbridge, la trilogia di Ken Follett che comprende già due fra i più grandi best seller dello scrittore britannico: I Pilastri della Terra e Mondo senza Fine. Ma La Colonna di Fuoco (A column of fire) può comunque essere letto anche senza conoscere le vicende degli altri libri della serie: i romanzi di questo ciclo - classici capolavori storici di Follett - hanno in comune solo l’ambientazione - la città fittizia di Kingsbridge, appunto - e la ricca esperienza storica, immersiva ed epica, piena di intrighi, amori, misteri, assassinii, lotte per il potere.   La Colonna di Fuoco, il nuovo libro di Ken Follett La Colonna di Fuoco prende il via nel 1558, quando l'anglicana Elisabe

Sgarbi è ancora in giro a proporsi

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Calciatori, cantanti, attori improbabili, critici d’arte e via dicendo: il caso Sgarbi e la sopravvalutazione di certe attività. Quasi a margine della querelle Sgarbi versus infermieri è possibile – sempre – aggiungere qualcosa. Anche al di là delle scuse più o meno sentite dell’onorevole(?). Ovviamente non è una questione di infermieri vessati da un signore. E basta. Potrebbe essere legata ai netturbini, falegnami, maestre, ragionieri, idraulici etc. Il fatto tragico è che, in quest’Italia di gente che se ne va al mare ogni volta che dovrebbe farsi sentire, figure come quelle del signor Sgarbi che di mestiere fa il critico trovano consenso. Sicuro. Un personaggio, il suo, venuto alla luce grazie alle urla di un salotto semi-letterario quale il Maurizio Costanzo Show. Un provocatore che urla e viene ascoltato tanto quanto qualcuno che si mette ad urlare in una fila in banca o in posta o in un ospedale e che viene servito prima per mandarlo via il prima possibi